Si tratta della scultura “Reposo”, creata da Erzia nel 1919 in marmo sugli Urali. L’opera originale ha vissuto più di mezzo secolo a Buenos Aires, Argentina, e ha attraversato un destino difficile. Erzia ha sempre apprezzato molto questa scultura, includendola nelle mostre più importanti in Russia e all’estero. La figura marmorea raffigura Eva, la progenitrice dell’umanità, ispirata dalla sua allieva e moglie Elena Mroz.
Nel 1944 l’opera fu acquistata dal comune argentino e fino ad oggi si trova nella capitale Buenos Aires, appartenendo alla Società dei monumenti storici e culturali del quartiere Boedo.
La copia della scultura, realizzata in marmo di Carrara dal maestro italiano Luciano Massari, ha decorato per un certo periodo un parco a Portofino, Italia. Ora è esposta nel giardino del Consolato Generale della Russia a Genova. Vale la pena notare che si tratta proprio di una copia, creata “ispirandosi” all’opera di Erzia, che nel corso di mezzo secolo sotto il sole argentino e i venti dell’oceano Atlantico si è deteriorata. Anche il marmo, a quanto pare, è soggetto al passare del tempo.
Su richiesta della Fondazione Erzia, lo scultore italiano ha creato la sua versione di “Reposo”, conferendo alla figura femminile forme più rotonde. Il Console Generale della Federazione Russa a Genova, Maria Vedrinskaya, ha affermato: “Ho l’impressione che sia sempre stata qui a rilassarsi. Si è inserita perfettamente tra i mandarini, le rose e le margherite.”
Il deputato della Duma di Stato per il distretto elettorale della Repubblica di Mordovia, Yulia Oglobina, ha aggiunto: “Che potenza! Questa notizia per me è un regalo meraviglioso! Grazie per aver preservato il patrimonio del grande scultore!”.